Il viaggio ora ci porta verso Patreksfjörður. Questi fiordi sono solitamente tagliati fuori dalle rotte turistiche più classiche e il motivo è che sono più remoti e richiedono tempo per essere visitati, oltre ad avere anche strade lunghe e tortuose da percorrere. Se però avete pianificato a dovere questo viaggio un salto in questa parte dell’isola è sicuramente consigliata.
Io vi porterò fino a Patreksfjörður, ma ho letto a riguardo ed è altamente consigliato proseguire anche più a nord e anche sulle coste orientali. In entrambi i casi le strade si faranno sempre più difficili e presto vi servirà un 4×4.
Ricordatevi che in questi fiordi non esiste una strada circolare e che nella metà più nord non c’è più nulla. Ne strade per le auto ne paesi o abitanti. Solo percorsi pedonali, rifugi e piccoli moli da/per cui prenotare un traghetto.
La strada da percorrere (la 60 che poi diventa 62) non è la migliore che avrete trovato fin’ora, sopratutto perché in certi punti di sterrato è abbastanza a picco sul mare. La verità è che guidando con calma si percorre con qualsiasi auto, ma non è un tratto breve ed è per questo che c’è anche un traghetto per tagliare dalla penisola di Snæfellsnes. Ne parliamo poco sotto.
Menù Islanda fiordi occidentali:
Cosa vedere
Hellulaug
65.57728, -23.15922
Puntata il navigatore sulle coordinate che vi diamo, visto che su Google Maps Hallulaug è posizionato nel punto sbagliato. Si tratta di una pozza calda libera. Di questo genere è probabilmente una delle più belle, se non la più bella, che troverete in tutta l’Islanda. Non è molto grande, ma possono starci circa fino a 10 persone. Se siete fortunati riuscirete a passare qui tutto il tempo che vorrete. L’auto potrete lasciarla a pochi metri di distanza. La vasca è in roccia ed è estremamente pulita. Una rarità per questo tipo di vasche naturali.
Rauðisandur Beach
65.47508, -23.9916
Non ho avuto modo di visitare personalmente questa spiaggia, ma vista la distanza abbastanza esigua dal resto del tragitto la aggiungo più che volentieri. Quello che vi aspetta è uno spettacolo veramente notevole, con una spiaggia come poche altre in Islanda. Nella stessa penisola, viaggiando verso Látrabjarg, avrete comunque modo di vedere altre belle spiagge (anche se più piccole).
Garðar BA 64
65.51675, -23.83682
Questo relitto del più vecchio spaccaghiaccio d’Islanda è sulla strada per Látrabjarg e vi ruberà giusto un paio di minuti del vostro tempo. È comunque molto suggestivo e il relitto posizionato alla fine del fiordo è veramente spettacolare.
Minjasafn Egils Ólafssonar að Hnjóti
65.56241, -24.15803
Non sono entrato al museo vero e proprio e le recensioni a riguardo sono altalenanti. Se amate però i relitti come me, vale comunque una sosta davanti al “museo”. Troverete un vecchio aereo dall’aviazione statunitense, un vecchio furgone di Icelandair e anche altri cimeli simili abbandonati nel prato lì davanti. Chissà come ha fatto a farli arrivare fin qui.
Látrabjarg
65.50227, -24.53119
Non è un viaggio breve o semplice, seppur anche qui potrete arrivare con qualsiasi tipo di auto. Ci vorrà solo un po’ di pazienza e di guida tranquilla. Arriverete alla fine a questa scogliera che accoglie migliaia di uccelli. Fra questi anche le tenerissime pulcinelle di mare, a cui potrete avvicinarvi anche a meno di 2 metri, mentre vi guarderanno incuriosite e per niente spaventate. Il viaggio fino a qui sarà completamente ripagato.
Brjánslækur ferry
65.53015, -23.19174
Non è una vera e propria attrazione ma è un piccolo attracco del traghetto per Stykkishólmur e quindi la penisola di Snæfellsnes. È un ottimo modo per tagliare un viaggio in auto di circa 3 ore, con un viaggio in traghetto della metà del tempo. Non costa poco, ma è un buon modo per riposarsi da molte ore di guida. La strada che vi farà risparmiare poi è fra le peggiori del viaggio (non come paesaggi, ma come difficoltà).
Flatey
65.37388, -22.91919
Purtroppo non abbiamo avuto modo di fermarci all’isola di Flatey perché non era previsto inizialmente nella nostra tabella di marcia. Si tratta di un angolo di paradiso e relax. Se troverete una bella giornata sarà un fantastico modo per ricarica le batterie nella pace più totale. Il traghetto che fa sosta qui è lo stesso di cui parlo appena sopra. Fa una sosta a metà giornata e una la sera. Ho letto che è anche possibile mandare l’auto a destinazione e recuperarla la sera (visto che a Flatey non è possibile farla scendere), ma non ho approfondito.
Dove mangiare
Hótel Flókalundur
65.57635, -23.16836
Questo hotel, proprio a fianco della fantastica pozza di Hellulaug è il primo posto abitato dopo il lungo viaggio sulla strada 60. Qui è possibile anche fare rifornimento e mangiare al ristorante. I piatti sono i classici che si trovano in giro per l’Islanda e chi ci lavora è veramente gentilissimo. Fantastico il piatto con la selezione di aringhe. Disponibile anche una selezione di pizze.
Stúkuhúsið
65.59654, -23.98944
Ottima accoglienza in questo ristorante di Patreksfjörður. La cucina la sera chiude abbastanza presto, ma se arriverete per tempo il posto per accomodarvi non mancherà. Ottimo il salmone, così come gli altri piatti e le fantastiche torte (sempre delle bombe) islandesi.
Quanto tempo ci vuole
Noi abbiamo dedicato una giornata a questa parte dell’isola, ma sicuramente con 2 giorni potrete vedere con calma tutte le meraviglie della zona e fermarvi anche sull’isola di Flatey. Come avrete visto non ci siamo spinti molto a nord, ma è sicuramente nei piani di farlo in futuro. Più a nord vi spingerete e più i giorni di viaggio ovviamente aumenteranno.